I RUOLI

  SOTTOMESSO
Il ruolo dominato è più semplice, anche se più scomodo. Chi per inclinazione o desiderio scelga di calarsi a vivere il ruolo di sottomesso in un rapporto BDSM dovrebbe rifletterci sopra con attenzione prima di mettere in pratica queste fantasie. Innanzitutto il ruolo dominato è sostanzialmente passivo. Anche quando agisce, difatti, ubbidisce a ordini o direttive, e non di sua iniziativa. Ferma restando la assoluta licenza di ognuno di vivere le esperienze che preferisce nel modo che preferisce, un rapporto BDSM necessita di due parti in gioco, di cui una comanda e l’altra subisce. Quando è la parte dominata a dettare condizioni, metodi, tempi e luoghi, sia pure nella forma di suppliche o al di fuori del rapporto in sé, ne esce una recita priva di quella tensione che è la caratteristica base del rapporto BDSM.

Se lo scopo della parte Dominante è il raggiungimento della massima soddisfazione possibile, quello della parte sottomessa è la più totale obbedienza ed il provocare il maggior grado di piacere possibile alla controparte. Sebbene possa sembrare un paradosso al sub è vietato anche procurarsi maggior dolore o umiliazione. È difatti fondamentale che la decisione di infliggere dolore o umiliazioni alla parte sottomessa sia privilegio della parte Dominante, che lo fa principalmente per il proprio divertimento o perché ne ricava eccitazione. Benché piuttosto imbarazzante, può capitare soprattutto ai neofiti di trovare insostenibile nella realtà la situazione che si aveva tanto sognato. É (e deve sempre essere) naturalmente possibile smettere i panni e interrompere il gioco in qualunque momento. Anche per evitare simili frangenti consiglio a chi si appresta a praticare di riflettere con attenzione sui risvolti della sua scelta. Una volta accettato il ruolo sottomesso, è importante sforzarsi di viverlo pienamente, accettarne regole e situazioni in modo totalmente passivo, sforzandosi di sentire il piacere della parte Dominante come unica vera cosa importante.

Primi e fondamentali requisiti dell’aspirante sottomesso sono quindi la dedizione e la coerenza, capacità di portare a termine il compito iniziato, per quanto sgradevole possa essere o diventare. La sopportazione del dolore fisico o eccitarsi per le proprie sofferenze sono sicuramente ottimi elementi ma possono essere acquisiti anche con l’esperienza. La profonda convinzione e la capacità di mantenere saldamente il proprio ruolo sono invece fattori indispensabili fin dai primi passi concreti nel mondo BDSM. Chi decida di mettersi nelle mani di un Dom deve innanzitutto chiarire con se stesso e quindi con il Dom fino a che punto è disposto ad essere spinto, quali limiti intende fissare e che ottica ha del rapporto, e magari esprimere le proprie fantasie e le pratiche che considera invece sgradevoli. È nella natura stessa del BDSM che tali limiti siano sorpattutto indicativi. Nel corso del gioco è la parte Dominante a decidere quale limite avvicinare, quale raggiungere o anche (in casi particolari) quale oltrepassare. A questo proposito è fondamentale per il sub capire meglio possibile che tipo di persona ha di fronte PRIMA di offrirsi.

La parte sottomessa mette quindi ogni sforzo nel capire al piu' presto le esigenze della parte Dominante ed assumere un comportamento adeguato ad esse. Nel modificarsi, accettare desideri e metodi del proprio Dom consta l'impegno del sub. Ed è una ricerca senza fine, che il Dom conduce sempre verso nuove esperienze (senza per questo arrivare ad estremi - esistono infinite sfumature per ongi tipo di gioco). Nell’incapacità di raggiungere la completezza, il sub troverà la sua ricompensa nel piacere che la sua passione procura al Dom.


3. I Ruoli
  • 3.1 Dominante
  • 3.2 Sottomesso -
  • 3.3 Switch
  • 3.3 Dominare dal Basso